F1, GP SPAGNA, ANALISI FP2: FERRARI AGGIORNATA DALLE DUE FACCE, MCLAREN IMPRESSIONA

Nel Venerdì di Barcellona, Lewis Hamilton risponde al caso Mercedes con il miglior tempo, McLaren parte forte, mentre Ferrari e Red Bull hanno faticato a trovare il bilanciamento della SF-24 e RB20.

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Prime risposte nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna. Chi alla vigilia pensava ad una Red Bull, che al Montmelò sarebbe tornata a dominare, la pista invece ha confermato il grande equilibrio visto nelle ultime gare. A mettersi in evidenza è stata la McLaren, che sembra essere nuovamente la macchina da battere, confermandosi competitiva nelle FP2 nel giro secco, ma soprattutto nel passo gara. Se il Team di Woking fin dal primo turno ha trovato il bilanciamento della MCL38, a Ferrari e Red Bull servirà un grande lavoro ai box e ai simulatori di Maranello e di Milton Keynes, per migliorare il set-up della SF-24 e della RB20. Nelle due squadre, maggiormente in difficoltà sono Charles Leclerc e Sergio Perez, mentre Carlos Sainz nel giro secco e Max Verstappen nel long run, hanno lanciato la sfida a Lando Norris. Protagonista anche Lewis Hamilton, che ha cancellato con il giro più veloce, le polemiche che hanno caratterizzato tutta la giornata, per il caso sabotaggio della Mercedes.

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Il grande equilibrio fra le quattro forze in campo, è confermato dal grafico di F1- TEMPO sulla pista di Barcellona. Su tutti gli allunghi, ed in particolare sul primo rettilineo, la Red Bull fa come al solito la differenza, grazie anche ad un assetto più scarico degli avversari. Unica a tenergli testa è la Ferrari, che con lo sviluppo portato a Barcellona, sembra aver migliorato ulteriormente l’efficienza aerodinamica, e per tutto il giorno nel T1 è stata imprendibile. La McLaren limita i danni, mentre la Mercedes a differenza di Montreal, perde tanto sul dritto. La situazione cambia nel guidato, con la MCL38 e la W15, che sono sui livelli della Ferrari nelle curve lente. Invece nella parte centrale il downforce premia una McLaren molto equilibrata, con la Ferrari e la Red Bull, costrette ad inseguirla. Battaglia ravvicinata anche nel T3, con la Red Bull che dopo essersi inserita nel duello Ferrari-Mercedes , in rettilineo torna a volare.

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Quanto visto nel primo grafico, è ancora più palese dai dati della telemetria. Sainz e Leclerc trovando il grip con la soft, che non avevano avuto ad inizio sessione con le medie, appena cominciano le curve in appoggio, recuperano il gap preso sul dritto da Verstappen. Se Sainz fino al T2 rimane in testa, infliggendo due decimi a Hamilton e Norris, Leclerc staccato di appena 27 millesimi nel T1, non avendo feeling con la SF-24, perde contatto dal compagno di squadra. A sorpresa, brutto secondo settore per Verstappen, che accusa, in un tratto di pista sulla carta favorevole alla RB20, quattro e sei decimi da Hamilton e Norris, che grazie al carico aerodinamico della McLaren, vola. Il pilota della Mercedes costruisce la miglior prestazione nel T3, sfruttando una Ferrari che arriva con le gomme spremute a fine del giro. Problema emerso già nel primo run con gomma gialla, che potrebbe costringere la Rossa, a dover rinunciare a qualcosa nel T1, per cercare di non arrivare con le temperature dei pneumatici a limite nel terzo settore. 

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Se la Ferrari nella simulazione di qualifica ha mostrato dei progressi, lo stesso non si è visto nel passo gara. Sainz oltre a non tenere il ritmo di Norris e Verstappen, ha sofferto tanto di degrado gomme, in particolare con le soft. Proprio per questo, servirà un lavoro migliore rispetto a Montreal, per trovare un compromesso fra la performance in qualifica e quella in gara. Poco indicativo lo stint di Leclerc, che è rimasto a lungo ai box per far modificare il set-up della sua SF-24. Impressiona ancora la McLaren, che anche nel long run è stata la migliore, con Norris che ha gestito meglio gli pneumatici ed è stato più costante di Piastri partito forte, ma che poi ha dovuto alzare i suoi tempi. Conferme anche per la Mercedes, con Russell che ha risposto ad Hamilton, mentre ancora una volta, Verstappen sopperisce alle difficoltà della Red Bull, con Perez che gira un secondo più lento. Vedremo già nelle FP3 chi ha lavorato meglio nella notte, e sarà il favorito per la pole. 

 

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