F1, GP SPAGNA, ANALISI QUALIFICHE: ECCO DOVE NORRIS E VERSTAPPEN HANNO INFLITTO IL GAP DI TRE DECIMI ALLA FERRARI

Lando Norris nelle qualifiche di Barcellona, vince il duello con Max Verstappen, mentre per la Ferrari, il campanello d’allarme non arriva soltanto da una deludente terza fila, ma dal distacco di tre decimi dalla pole e dal ritorno del porpoising. 

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Come si era capito già nelle FP3, la pole position del Gran Premio di Spagna, si è decisa sul filo dei millesimi. La partenza dal palo è stato un discorso fra Lando Norris e Max Verstappen, con il pilota della McLaren che dopo tre anni, partirà davanti a tutti nella gara di Barcellona, grazie ad una sua magia e ad una MCL38 che ha confermato nuovamente di essere al momento la vettura migliore. Norris nell’ultimo tentativo, è riuscito a far meglio del tempo di Verstappen, che sembrava aver ipotecato la prima posizione, e si è caricato di nuovo la Red Bull sulle spalle, con Sergio Perez soltanto ottavo. Doccia fredda per la Ferrari, che aveva deciso di anticipare gli aggiornamenti al Montmelò, per tornare a sfidare Red Bull e McLaren, e invece è finita dietro anche alle due Mercedes. Il campanello d’allarme, non arriva da un’altra deludente prestazione dopo quella di Montreal, ma dal distacco di tre decimi, nonostante il secondo pacchetto di aggiornamenti, che al momento non ha risolto i punti deboli della Ferrari.

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Dal grafico di F1-TEMPO, possiamo vedere che rispetto alle FP2, la Scuderia di Maranello non ha fatto la differenza nel T1, ed in particolare nelle curve in appoggio. Infatti la SF-24 aggiornata, come ha spiegato Sainz al termine delle qualifiche, è tornata a soffrire come la SF-23 di porpoising. Problema che sembrava essere stato risolto ad inizio stagione, e bisognerà vedere nelle prossime corse, se la causa è la pista o gli upgrade. La Ferrari è più veloce di McLaren, Red Bull e Mercedes, solo su qualche allungo, dove c’è il solito dominio della RB20. Se nel primo settore, pur perdendo il vantaggio di Venerdì, la Rossa comunque è stata veloce, non ha trovato un compromesso per cercare di essere più competitiva nel T2 e T3, scegliendo un set-up diverso dai Team di Woking e di Milton Keynes. La controprova arriva nella parte centrale, dove è fondamentale il carico aerodinamico, punto di forza di McLaren e di Red Bull, e nella quale le due Rosse hanno visto sfuggire la seconda fila. 

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Dalla telemetria ci arrivano le stesse risposte. La sfida Norris vs Verstappen, vede entrambi sfruttare una scia nel T1, ma nessuno dei due se ne avvantaggia più di tanto. Il vincitore di Miami costruisce la pole nel secondo settore, infliggendo un distacco di oltre un decimo al rivale, che nel T3 recupera 105 millesimi, ma non saranno sufficienti per difendere la prima posizione. Il T2 è decisivo anche nel confronto Ferrari-Mercedes. Leclerc fino all’inizio del secondo settore è in linea con gli intermedi di Verstappen. Poi il monegasco oltre per un piccolo errore, a causa di una SF-24 in grossa difficoltà nelle curve medie, che fa aumentare le temperature delle gomme, accusa tre decimi da Norris, ed è più lento negli ultimi due settori anche di Hamilton e Russell. Stessa situazione per Sainz, che invece nel T1 peggiorando l’intermedio del primo tentativo, perde il duello con Leclerc. Un discorso a parte lo merita un dato, che ormai è una costante nelle qualifiche della Ferrari, che nel Q3 non riesce a migliorare ed abbassare i tempi quanto gli avversari, sembra proprio essere un limite della SF-24.

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Invece nelle Fp3, c’era stato un grande passo in avanti della Ferrari nel long run. Anche se con carichi diversi di benzina e con difficoltà a fare dei confronti, Leclerc e Sainz non hanno sofferto di degrado con le soft come nelle PL2, ed il ritmo gara è stato molto costante. Tempi più alti per Verstappen, che come al solito non ha mostrato il vero potenziale della RB20, peggiorando la simulazione delle FP2, e visto come sono andate le altre corse, c’è da scommettere che il suo passo sarà molto diverso da quello della terza sessione di prove libere. Difficile da decifrare anche il long run della Mercedes, con Hamilton e Russell che hanno dato la sensazione di girare molto scarichi. Quindi il Gp di Spagna si preannuncia ricco di incognite, tra cui il pericolo pioggia prevista verso le 15.00, che potrebbe ribaltare le gerarchie e aiutare chi come la Ferrari deve rimontare. Vedremo se Verstappen si prenderà la rivincita su Norris, e la vittoria sarà una nuova battaglia fra loro due, o se le Mercedes, Leclerc e Sainz potranno inserirsi nella sfida, o si giocheranno soltanto il podio.

 

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