F1: POST MONZA

Vediamo chi sono stati i Protagonisti, Promossi e Bocciati del Gp d’Italia.

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PROTAGONISTI

Gasly: Nel 2019 di questi tempi la sua carriera sembrava ad un bivio dopo il ritorno in Toro Rosso, invece a 389 giorni di distanza conquista la prima vittoria della carriera riportando sul gradino più alto del podio la squadra di Faenza a dodici anni da quella ottenuta da Vettel. 

Sainz: L’unica bella notizia per i tifosi della Ferrari. Sabato è terzo facendo una delle sue migliori qualifiche, Domenica non si accontenta del secondo posto riprende nell’ultimo giro Gasly ma non ha il tempo per provare ad attaccarlo.

Stroll: Monza si conferma una delle sue piste preferite, anche grazie alla possibilità di cambiare gomme durante la sospensione del Gp, tornando a tre anni da Baku sul podio.

Alpha Tauri: Successo meritato non soltanto per le tante buone stagioni nel circus, ma per quanto fino ad ora nel 2020 in cui è riuscita ad essere la migliore squadra clienti.

PROMOSSI

Norris: Perde di nuovo il duello con Sainz, ma è stato penalizzato dal cambio gomme che Stroll ha potuto fare fra gara 1 e 2, che gli ha tolto il podio.

Ricciardo: Non riesce a ripetere la prestazione di Spa sia in qualifica che gara, arrivando comunque sesto.

Hamilton: Il rientro ai box con la pit lane chiusa gli costa la sesta vittoria a Monza, dopo aver fatto la pole e il record della pista Sabato, ma limita i danni regalando spettacolo rimontando nel finale.

Ocon: 8° a causa dell’errore della Renault, che alla ripartenza gli ha montato le gomme soft invece delle medie. 

Raikkonen: Ha fatto sognare i tifosi dell’Alfa di poterla portare sul podio dopo il secondo via, ma poi è finito 13°.

Mclaren: Rafforza il terzo posto nei costruttori, e soltanto gli episodi le hanno negato di piazzare entrambi i piloti sul podio, ma conferma che con i motori Mercedes dal 2021 può tornare a lottare per il mondiale.

Renault: Supera la Ferrari nella classifica costruttori, ma non sfrutta una grande occasione per tornare sul podio.

BOCCIATI

Bottas: Il solito copione. Sabato lotta con Hamilton per la pole, Domenica sbaglia la partenza e mentre il compagno di squadra riesce a superare gli avversari senza problemi, il finlandese non ci riesce.

Kvyat e Perez: In top ten ma insufficienti, visto la vittoria e podio di Gasly e Stroll.

Leclerc: Quando rientra in pista la safety car si ritrova quarto, e allora  inizia a credere all’impresa di poter bissare la vittoria dell’anno scorso, ma finisce contro le barriere.

Mercedes: Anche i campioni del mondo sbagliano, ma Sabato in qualifica aveva dimostrato che non è per il party mode che sta dominando per l’ennesima stagione.

Red Bull: Week end da dimenticare soprattutto per Marko. Convinto che senza il bottone magico Verstappen avrebbe fatto la pole, ha visto invece Gasly vincere.

Ferrari: Nemmeno l’aria di casa l’aiuta ad uscire dalla crisi. Il dramma è che la SF1000 oltre ad essere lenta, è anche poco affidabile e difficile da guidare, e la festa per il 1000 Gp al Mugello rischia di essere molto triste.

INGIDIUDICABILI

Verstappen: La Honda che è stato il motorista ad aver sofferto di più senza il party mode, non solo l’ha costretto a partire dalla terza fila, ma al ritiro per la rottura della power unit.

Vettel: Ultima Monza anonima. Prima nelle Q1 viene rimandato in pista nel traffico e viene eliminato, poi Domenica rimane senza freni ed è costretto al ritiro.

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