Automoto, GP Giappone, Analisi gara: F1-75 mangia gomme, Verstappen conquista il titolo con un nuovo capolavoro

Max Verstappen sfruttando i cronici problemi di gestione gomme della Ferrari che hanno messo di nuovo in crisi Charles Leclerc, ha conquistato il secondo mondiale consecutivo.

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Nella gara trasformata in una sprint race a Suzuka, per la pioggia che ha fatto ritardare la partenza di due ore, dove si sono scatenate nuove polemiche per le decisioni della Fia per l’ingresso della gru in pista, e la penalità a Charles Leclerc,  altro show di Max Verstappen che si è laureato campione del mondo con quattro gare d’anticipo. Assolo di Verstappen che nasce, oltre dalla conferma di essere un mago del bagnato, anche dall’ennesima superiorità schiacciante della RB18 nei confronti della F1-75. Infatti la Ferrari in gara ha fatto nuovamente un passo indietro rispetto alle qualifiche, costringendo Charles Leclerc a limitare i danni, e a perdere contatto da Verstappen, ed a lottare con Sergio Perez per il secondo posto. Se in casa Ferrari è stata un’altra Domenica da dimenticare completata dall’incidente di Carlos Sainz, lo stesso è per la Mercedes che ha visto fallire l’all-in sulla gara scegliendo un assetto da bagnato, con Lewis Hamilton quinto e George Russell ottavo.

Se Verstappen alla seconda partenza farà il vuoto, il merito è anche di quello che ha fatto al via. Leclerc sembrava potersi prendere la prima posizione, ma con una magia all’esterno, che ha ricordato Ayrton Senna a Donington, si è ripreso la leadership della gara. Manovra importante che gli agevolerà il lavoro alla ripartenza, e sarà decisiva insieme al pit stop.

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Leclerc insieme a Verstappen va a cambiare le gomme nel settimo giro, ma quando riparte è rallentato da Perez che proprio in quel momento stava entrando ai box. Leclerc quando torna in pista ha un distacco di oltre quattro secondi, e per cercare di chiuderlo spinge subito avvicinandosi a Verstappen, ma che pagherà nei giri successivi. Se Verstappen fino alla bandiera a scacchi martellerà sul passo dell’1.47, Leclerc avrà un ritmo di un secondo più lento, e sarà ripreso con facilità da Perez. La difesa di Leclerc dura fino all’ultimo giro, quando per il taglio della chicane verrà penalizzato di cinque secondi, e Perez completerà la doppietta della Red Bull.  La decisione degli stewards che visti i casi precedenti, ci sta come ha anche ammesso da Leclerc, e la sua tempestività rispetto all’attesa di Singapore, dovrebbe essere vista come un segnale positivo. Proprio per questo le parole di Binotto al termine della gara, più che una critica sulla penalità, sembrano un tentativo di mettere pressione alla Federazione, in vista della decisione sul budget cap 2021 della Red Bull. Tornando alle prestazioni, per la Ferrari come per la Mercedes il distacco preso da Verstappen in soli 28 giri, è un segnale preoccupante per la prossima stagione, considerando che con una corsa regolare potevano essere doppiate. A rendere ancora più preoccupante la situazione in Ferrari, e che già nel 2019 con la SF90 era forte sul giro secco, e poi soffriva in gara, e non ha retto il passo nello sviluppo, lezione che non è servita e tre anni dopo hanno fatto sfumare l’obiettivo di riportare il titolo a Maranello.

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