SCI ALPINO: POST COPPA DEL MONDO

La Coppa del Mondo a causa del maltempo che ha condizionato molte gare, è terminata Sabato con il gigante maschile e slalom speciale donne.

La stagione 2017/2018 ha regalato tante emozioni, imprese vediamo chi sono stati i protagonisti, conferme, sorprese e delusioni.

PROTAGONISTI

Hirscher: Settima coppa del mondo consecutiva forse ancora più incredibile delle precedenti, rientrato soltanto a Levi per l’infortunio al malleolo, da Beaver Creek ricomincia a dominare in gigante e slalom. Riesce a sfatare finalmente il tabù olimpico con due medaglie d’oro, sta riscrivendo la storia dello Sci Alpino.

Shiffrin: Seconda sfera di cristallo consecutiva, ad un certo punto sembrava poter battere il record di punti della Maze, ma proprio prima delle Olimpiadi va in crisi, riprendendosi solo nel finale. Deve decidere se vuole diventare una polivalente, o concentrarsi solo sulle sue gare, questa indecisione gli è costata l’oro nello slalom.

Svindal: La storia più bella di questa stagione, dopo la nuova operazione al ginocchio, in molti pensavano finita la sua carriera, invece già a Lake Louise è sul podio, la settimana dopo torna alla vittoria, per poi ripetersi sulla Saslong e Streif. L’oro nella discesa libera, è il giusto riconoscimento per i suoi sforzi e sacrifici.

Goggia: Sta riportando l’Italia ai tempi di Tomba e Compagnoni, inizia più lenta rispetto al 2016/2017, fatica soprattutto in gigante, a Val d’Iserè torna sul podio e inizia il grande duello con Lindsey Vonn. Vince l’oro e la classifica di discesa, se il prossimo anno riuscirà a sciare come da Garmisch in poi, evitando troppe goggiate, sfidare la Shiffrin non è impossibile.

Vonn: Rimane una delle più grandi sciatrici del Circo Bianco chiude l’anno con cinque vittorie, avvicinandosi sempre più a Stenmark, non riesce a riconquistare l’oro a PyongChang, ma solo perché trova di fronte una scatenata Goggia.

PROMOSSI

Kristoffersen: Ha l’unica colpa di avere a che fare con Hirscher ma può diventare il suo erede, deve migliorare la gestione mentale alle gare vedi slalom olimpico.

Weirather: Vince per il secondo anno consecutivo la classifica di Super G, l’unica nota negativa non riuscire ad essere competitiva, con scarsa visibilità.

Myrher e Hansdotter: Sfruttano l’occasione della vita per vincere l’oro a PyongChang, inoltre riescono a tenere testa ai fenomeni Hirscher-Shiffrin-Kristoffersen.

Feuz: Inizia bene con la vittoria a Lake Louise, poi fatica per ritrovare la forma da Wengen in poi, sfiorando 7 giorni dopo la storica doppietta con Kitzbuhel, argento e bronzo alle Olimpiadi dove era il grande favorito. Si riscatta con la coppa di discesa.

Brignone: Come Hirscher inizia la stagione in ritardo per la pubalgia, ma nonostante questo torna subito competitiva confermando di non essere ormai, solo una gigantista Bronzo in Corea, tre vittorie, insieme a Sofia Goggia sono il simbolo della rinascita dello Sci Azzurro.

Veith: Se Svindal è stato il grande ritorno fra gli uomini l’austriaca fra le donne, solo la Ledecka non le permette di riconquistare, l’oro nel Super G.

Matt: A lungo è l’unico a lottare alla pari in slalom con Hirscher e Kristoffersen, mantiene la tradizione di famiglia vincendo il bronzo olimpico.

Rebensburg: Riconquista dopo sei anni la Coppa di Gigante bene a fasi alterne anche in velocità, male alle Olimpiadi.

Holdener e Gisin: Si confermano a grandi livelli in combinata e slalom.

SORPRESE

Ledecka: Quanto fatto il 24 Febbraio rimarrà nella storia dello Sport, vedremo se dal prossimo anno riuscirà ad essere competitiva, anche in Coppa del mondo.

Dressen: Uno che vince sulla Streif e si ripete a Kvitfjell, non è una meteora, può essere il futuro della velocità.

Mowinckel: Se durante l’anno era sempre stata competitiva, è esplosa definitivamente ai giochi, con l’argento in discesa-gigante.

Kriechmayr: Il nuovo talento della squadra austriaca di Discesa e Super G, deve soltanto migliorare nei tratti di scorrimento.

Zenhausern: Esplode al parallelo di Stoccolma, conquista l’argento a PyongChang, per mezzi fisici ha tutto per inserirsi nel duello Hirscher-Kristoffersen

BOCCIATI 

Jansrud: Vince la Coppa di Super G ma è stato troppo incostante, dando la sensazione di soffrire il confronto con Svindal.

Gut: La vittoria di Cortina sembrava poter essere il momento in cui mettersi alle spalle l’infortunio, invece non è cosi, finendo male uscendo sia Mercoledi che Giovedi nelle finali.

Pinturault: Come Jansrud troppo incostante, vince due medaglie in Corea, ma non riesce a ripetersi soprattutto in gigante, sui livelli di un anno fa.

Vlhova: Inizia alla grande battendo la Shiffrin a Levi, poi si perde.

Ligety: Unico risultato il terzo posto posto a Garmisch, in cui illude di poter fare una grande Olimpiade, molto vicino al ritiro.

Mayer: Si conferma uomo da grandi eventi, vince l’oro in SuperG, ma nella Coppa del Mondo non va oltre a tre podi.

Kilde: Vince il premio di delusione dell’anno, in regressione rispetto ad un anno fa.

Squadra Azzurra: Oltre Goggia-Brignone, bene Manuela Moelgg in gigante ad inizio stagione. Delude il settore maschile soprattutto in velocità, Paris vince a Bormio, Fill la coppa di combinata, Innerhofer chiude con un podio, ma falliscono l’appuntamento olimpico. Ci si aspettava qualcosa in più dalla Bassino, si confermano le difficoltà di gestione e approccio ad Olimpiadi e Mondiali.

sciu

Massimiliano Amato @nocciolone

 

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