La Mercedes ha dominato un’altra stagione vincendo classifica piloti e costruttori confermando ancora una volta di essere la squadra più forte che ci sia mai stata in Formula 1, ed allontanando lo spettro del ritiro, vuole continuare a farlo ancora a lungo.
Se era scontato che la Mercedes partisse come favorita a Melbourne, nei test di Barcellona fece capire che il mondiale era già finito. Infatti al Montmelò svelò il Das, che spiazzò gli avversari, ed in particolare la Red Bull che era convinta di poter porre fine al suo dominio, e colta di sorpresa, presentò ricorso contro il Dual Axis Steering in Australia e Austria, che venne rigettato.
Grazie ad una delle macchine più veloci che siano mai state progettate a Bracley, e ad una power unit tornata la migliore della griglia, ed ad un Lewis Hamilton scatenato, che oltre a laurearsi per la settima volta campione del mondo vincendo il duello con Valtteri Bottas, le ha fatto conquistate il settimo mondiale costruttori della sua storia.
Nonostante le tredici vittorie e le cinque doppiette, in Mercedes non è mancata la tensione. In particolare fra Kallenius e Wolff, iniziate con il caso power unit Ferrari e proseguite per la posizione in merito alla cancellazione del Gran Premio d’Australia, ma con il rinnovo di contratto del manager austriaco e quello ad un passo di Hamilton, la situazione sembra essere migliorata.
Altro aspetto negativo del mondiale della Casa di Stoccarda è stato il fronte politico. Infatti un anno fa il duo Wolff-Kallenius, voleva con il Patto della Concordia avvicinarsi alla quota di ricavi della Ferrari e toglierle il diritto di veto, ma hanno dovuto accettare un compromesso con Liberty Media.
Duello perso con la Scuderia di Maranello, che però non ha portato al ritiro o alla cessione del team come in tanti davano per certo fino a qualche mese fa. Oltre all’ingresso nel pacchetto azionario di Ineos, è stato il budget cap a convincere Daimler, a non far lasciare nuovamente alla Mercedes la Formula 1.
Anzi l’obiettivo insieme ad Hamilton in ottica 2022 è dimostrare che, anche con un regolamento ritenuto dalla Mercedes come affermato negli scorsi giorni da James Alisson fatto per porre fine al suo dominio, di essere la squadra più forte che c’è mai stata in Formula 1.
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