Valentino Rossi nonostante un’altra stagione al di sotto delle aspettative chiusa con soltanto un podio, ha deciso di non ritirarsi, e nel 2021 in Petronas spera di dimenticare i problemi avuti in Yamaha negli ultimi tre anni, e tornare competitivo.
Mondiale 2020 difficile per Rossi che era iniziato subito in salita. A Gennaio la Yamaha comunicò il rinnovo a sorpresa di Vinales e la promozione nel team ufficiale dal 2021 di Quartararo, e che se avesse deciso di continuare per lui ci sarebbe stata una moto in Petronas.
Infatti il Dottore come aveva più volte affermato voleva aspettare qualche gara per capire se ritirarsi o allungare la proprio carriera, ma a complicare tutto arrivò il Covid. Il Lockdown sembrava costringerlo a fare una scelta senza misurarsi in pista, ma nonostante le pressioni decise di aspettare l’inizio del campionato.
Le risposte che cercava arrivarono dopo il ritiro nella prima gara, nel Gp di Andalusia. Rivoluzionando completamente il setting della moto nonostante la contrarietà degli ingegneri giapponesi, a Jerez 2 ad un anno di distanza tornò sul podio.
Prestazione confermata a Brno dove ottenne un buon quinto posto, e dopo essersi difeso in Austria a Misano soltanto Mir gli tolse il podio nella gara di casa. Il feeling ritrovato con la M1 e l’assenza di Marquez gli avevano fatto sperare di potersi inserire nella lotta per il titolo.
Il sogno del decimo mondiale svanì con le cadute nei Gp dell’Emila Romagna, ed in quello di Catalogna quando sembrava avere l’occasione di vincere. Quei ritiri insieme al calo della Yamaha e al Covid, lo hanno fatto tornare nel finale di stagione alle difficoltà avute l’anno scorso, ma non gli hanno fatto mettere in discussione la firma con la Petronas avvenuta a fine Settembre.
Anzi per quanto visto nel 2019 e 2020 Petronas può essere l’ambiente giusto per rilanciarsi. Innanzitutto dividerà il box con Morbidelli che oltre ad averci un grande rapporto personale ha lo stesso stile di guida e difficilmente avranno giudizi diversi sulla moto come con Vinales, ma soprattutto perchè non avrà più la pressione di essere il punto di riferimento della squadra.
Proprio per questo a differenza di ciò che pensa la maggior parte del mondo della Moto Gp, Rossi non ha nessun intenzione di pensare al 2021 come ad una lunga passerella per salutare i suoi tifosi prima del ritiro, ma è determinato a vincere l’ultima sfida della sua carriera: smentire nuovamente chi pensa sia finito.
massimilianoamatoblog.wordpress.com 