Formula 1: Post Montecarlo

Vediamo chi sono stati i Protagonisti Promossi e Bocciati del Gran Premio di Monaco.

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PROTAGONISTI

Verstappen: Seconda vittoria stagionale importantissima. Giovedì era deluso per aver chiuso le Fp2 soltanto 4°, ma da Sabato si scatena e nelle qualifiche dopo aver fatto il record nel primo settore per l’incidente di Leclerc vede sfumare la pole. Domenica approfitta dell’assenza del rivale per sfatare il tabù Monaco, ma soprattutto conquistare per la prima volta nella sua carriera la leadership del mondiale superando Hamilton.

Sainz: Sale per la prima volta sul podio con la Ferrari, in casa di Leclerc. Fin dalle Fp1 ha trovato il feeling con la SF21,  ma nelle prove ufficiali a causa della bandiera rossa deve accontentarsi della quarta posizione. Domenica si riscatta e nel secondo stint fa sperare la Rossa di poter lottare per la vittoria con Verstappen, ma tagliando il traguardo 2° riduce a 2 punti il distacco dal compagno di squadra.

Norris: Per tutto il week end ha demolito e fatto la differenza rispetto a Ricciardo, confermando ancora una volta che in quanto a talento non ha niente da invidiare a Verstappen e Leclerc, facendo conquistare un podio alla Mclaren a cui pochi credevano alla vigilia, permettendole di difendere il terzo posto della classifica costruttori.

Red Bull: Risponde alla Mercedes rilanciandole la sfida piazzando la tripletta vittoria, leadership del mondiale piloti e per la prima volta dall’inizio dell’era ibrida anche quella costruttori, grazie ad una RB16 B la quale a Montecarlo è tornata quella che in Bahrain sembrava poter porre fine al dominio del Team di Brackley.

PROMOSSI

Perez: Si conferma nuovamente un pilota da gara, guadagnando cinque posizioni rispetto alla Q3 chiusa soltanto 9° faticando ancora una volta ad essere competitivo rispetto a Verstappen sul giro secco, ma contribuendo al sorpasso della Red Bull sulla Mercedes strappa la sufficienza.

Vettel: A Monaco come in Turchia l’anno scorso ha smentito quanti lo vedono in parabola discendente facendo conquistare all’Aston Martin il miglior risultato stagionale, superando con due giri da qualifica prima del pit stop al rientro in pista Gasly e Hamilton.

Gasly: Oltre a tagliare il traguardo 6° ad aver ottenuto la sua miglior prestazione stagionale, tenendo dietro Hamilton ribadisce che merita un’altra chance in un top team.

Stroll: Perde il duello con Vettel, ma dopo essere stato eliminato in Q2 in gara allungando molto il primo stint torna in zona punti.

Ocon: Salva il fine settimana dell’Alpine, portandola in top ten e battendo per la quarta gara consecutiva di fila Alonso.

Giovinazzi: Conquista il primo punto del mondiale transitando sotto la bandiera a scacchi 10°, dominando per tutto il week end il confronto con Raikkonen.

Bottas: Nei primi giri aveva impedito a Verstappen di scappare, poi come per tutto il week end la Mercedes soffre con le soft e deve alzare il ritmo, ma alla sosta è costretto al ritiro per l’errore di un meccanico.

McLaren: Limita grazie a Norris alla grande i danni rimanendo terza nella classifica costruttori, quando dopo le qualifiche sembrava destinata a subire il sorpasso dalla Ferrari.

Aston Martin: In crescita portando insieme alla Red Bull entrambe le macchine in zona punti.

BOCCIATI   

Hamilton: Sembrava il replay del 2017 e 2018 quando in alcune gare, Bottas riusciva ad essere competitivo nonostante i problemi della Mercedes e lui no. Inoltre anche se si può capire la rabbia per aver visto vanificare l’allungo che aveva fatto nel mondiale a Barcellona, gli attacchi alla squadra sia Sabato che Domenica non sono da un sette volte campione del mondo.

Ricciardo: Qualche settimana fa aveva dichiarato che a Monaco avrebbe vinto, invece non solo viene eliminato in Q2 e finisce fuori dalla top ten ma subisce il doppiaggio da Norris. Fino a questo momento è una delle delusioni del mondiale.

Alonso: A Monaco dove in passato ha fatto sempre grandi prestazioni è stato anonimo per tutto il week end, dando la sensazione che nonostante i tanti test effettuati l’anno scorso ha bisogno ancora di tempo per ritrovare il ritmo.

Mick Schumacher: Esordio a Montecarlo in Formula 1 da dimenticare, andando a muro due volte e finendo in gara dietro a Mazepin dopo averlo superato nel primo giro.

Leclerc: Dal ritorno in pole all’incubo, confermando ancora una volta il rapporto difficile con la gara di casa. Da un certo punto di vista l’errore è giustificabile, visto che nel secondo settore doveva rispondere al record nel T1 di Verstappen, ma come a Baku nel 2019 con un errore perde l’occasione di vincere.

Mercedes: Anche ai marziani può capitare di sbagliare, ma l’insistenza degli ingegneri a non ascoltare le indicazioni di Hamilton è quello che lascia più perplessi, visto che la W12 fra Giovedì e Sabato è peggiorata,  e Toto Wolff dovrà essere bravo come al solito a ricompattare la squadra nei prossimi giorni.

Ferrari: Ha pagato l’all-in e di voler far partire a tutti i costi Leclerc dalla pole per tornare alla vittoria, ma nonostante abbia fatto il miglior week end dell’ultimo anno e mezzo, il podio di Sainz non basta per la sufficienza. Anche in quest’occasione si capisce quale rimane il suo punto debole, la mancanza di un leader in grado di imporsi sui piloti e tecnici.

Alpine: In grande difficoltà sulle stradine di Montecarlo ribadendo come a Barcellona i limiti della macchina nei circuiti lenti, e soltanto grazie ad Ocon è finita in zona punti.

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