F1: GP Stati Uniti: analisi gara

Max Verstappen batte Lewis Hamilton nel Gran Premio degli Stati Uniti e porta il suo vantaggio nella classifica piloti a dodici punti. Sul gradino più basso del podio Sergio Perez davanti a Charles Leclerc autore della sua migliore gara stagionale, 7° Carlos Sainz dietro a Daniel Ricciardo e Valtteri Bottas.

1 stint

Il duello Verstappen-Hamilton inizia dalla partenza del Gran Premio degli Stati Uniti. Hamilton va in testa ma la Red Bull come nelle libere e qualifiche ha dimostrato di essere più forte della Mercedes ad Austin, con Verstappen che per tutto il primo stint ha dato la sensazione di poter girare più forte, rimanendo sempre ad un secondo.

I due rivali hanno fatto il vuoto già nei primi giri, con Perez che non è riuscito a tenere il loro passo, mentre proprio in questa fase Leclerc ha perso il podio con una Ferrari che come nella simulazione non ha avuto un gran ritmo con le medie, ancora più in difficoltà Sainz a causa delle qualificazione alla Q3 con le soft, è stato costretto gestire le gomme e difendersi dalle due McLaren.

2 stint

Verstappen con l’undercut si prende la leadership della gara, anche sfruttando la decisione della Mercedes di non far rientrare subito Hamilton. L’inglese finito a sei secondi, però come già accaduto a Silverstone, con le dure ritrova il feeling con la W12 e dimezza il distacco, costringendo Verstappen ad anticipare il secondo pit stop mentre lui decide di allungare il secondo stint.

Ottimo secondo stint anche di Leclerc che è più veloce di Perez, e aumenta ulteriormente il suo vantaggio nei confronti di Ricciardo, che deve difendersi da Sainz, il quale pur non avendo il passo del compagno di squadra gli mette pressione. Norris come Ricciardo non riesce a girare sui tempi delle Ferrari, mentre Bottas anonimo fino a quel momento, con le hard torna sui livelli di Istanbul. 

3 stint

Terzo stint molto simile al secondo. La Mercedes è nuovamente più veloce della Red Bull con Hamilton che si lancia alla caccia di Verstappen. L’olandese proprio in questo momento fa una magia, avendo scelto in precedenza di non rispondere per gestire le gomme nel finale, ed appena Hamilton entra in zona drs, con un grande ultimo giro allunga non dandogli mai l’occasione di provare l’attacco.

Alle loro spalle la Ferrari con Leclerc su gomma dura, si conferma non solo più forte della McLaren in una pista alla vigilia considerata favorevole al Team di Wolking, ma gira ancora più veloce della Red Bull di Perez, con il monegasco che solo a tre giri dal termine alza il piede, capendo che il podio è impossibile. Invece Sainz rallentato da un pit stop lento, va in difficoltà per il contatto con Ricciardo che ha danneggiato la SF21, staccandosi dall’australiano e venendo superato da Bottas

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