Moto GP, GP Spagna, Analisi gara: Bagnaia is back

Pecco Bagnaia conquistando la prima vittoria stagionale rilancia la sfida per il titolo a Fabio Quartararo. L’Aprilia si conferma terza forza con Aleix Espargaro nuovamente sul podio precedendo Marc Marquez.

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Gara spettacolare a Jerez nonostante i pochi sorpassi, dove i protagonisti sono stati Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo. Il pilota della Ducati aggiudicandosi il primo duello del 2022 con Quartararo, si candida ad essere come l’anno scorso il suo avversario numero uno per il titolo. Alle loro spalle Aleix Espargaro che porta l’Aprilia per la terza volta sul podio, battendo Marc Marquez il quale come in Portogallo a causa delle difficoltà della Honda non ha potuto lottare con Bagnaia e Quartararo. Deludono la Suzuki con Joan Mir sesto, e Alex Rins soltanto diciannovesimo, e  Enea Bastianini, ottavo davanti a Marco Bezzecchi che ha ha conquistato il miglior risultato in Moto GP.

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Bagnaia dopo aver difeso la prima posizione in partenza, conferma come in tutto il week end di aver trovato il feeling con la GP22. Fin dal primo giro impone un ritmo alto martellando sull’ 1.38 basso, con il solo Quartararo unico a riuscire a tenere il suo passo. Bagnaia e Quartararo fanno il vuoto girando mezzo secondo più veloci di Miller, Marquez, e di A.Espargaro.

L’australiano come nelle Libere e qualifiche, non riesce a fare i tempi del compagno di squadra, mentre Marquez e A.Espargaro pur potendo girare più forte, non riescono a superarlo per tutta la prima parte di gara. Al loro inseguimento Mir che non ha lo stesso passo delle FP4, ed è più rapido soltanto di un decimo di Bastianini impegnato nella rimonta, e due di Bezzecchi che rispetto a Portimao è scattato bene ed ha un buon passo.

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La situazione in testa alla corsa non cambia nemmeno nella seconda parte di gara, con Bagnaia e Quartararo che continuano a girare sullo stesso passo. Fra i due continua l’elastico con Bagnaia che non appena Quartararo guadagna qualche decimo, nel giro seguente gli risponde e non gli permette di attaccarlo fino alla bandiera a scacchi. Discorso diverso alle loro spalle, A. Espargaro sfruttando il salvataggio di Marquez sale al terzo posto, con pista libera riesce ad allungare e a difenderlo fino al traguardo. Marquez proprio con quell’errore perde l’occasione di salire sul podio, e nell’ultimo giro ripassa Miller. Mir è più veloce di loro ma non riesce a chiudere il gap di un secondo che aveva nella prima parte. Bastianini lontano anche da metà corsa in poi dal passo che aveva in Qatar e Austin, si aggiudica la sfida con Bezzecchi superandolo a poche curve dal traguardo.

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Gara difficile per le altre Honda, Aprilia, Ducati, Yamaha e Suzuki.  Se in Hrc e nella casa di Iwata Quartararo e Marquez fanno la differenza, Pol Espargaro non è andato oltre l’undicesima posizione prendendo otto secondi dal compagno di squadra, Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso confermano di essere sempre più in crisi con la M1. Invece Vinales paga il suo storico punto debole la partenza, che ha compromesso la sua gara. In difficoltà Luca Marini lontano da Bezzecchi anche in gara, in crescita Fabio Di Giannantonio che è arrivato in scia a Dovizioso. Rins e Jorge Martin avevano il passo per fare una corsa diversa, ma hanno pagato l’uscita di pista e la caduta in partenza.

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