Automoto, GP Monaco, Analisi gara: Ecco come il muretto Ferrari ha regalato la vittoria a Perez

La Ferrari sbagliando completamente strategia, ha fatto finire fuori dal podio Charles Leclerc, con Sergio Perez e Max Verstappen che ne hanno approfittato per vincere e conquistare il terzo posto

image

Ancora una gara ricca di colpi di scena in questa stagione a Monaco, con la Ferrari che come una settimana fa al Montmelò, spreca una nuova occasione per tornare alla vittoria. Charles Leclerc che stava dominando, come sull’asciutto Venerdì e Sabato anche sul bagnato, ha tagliato il traguardo fuori dal podio per l’errore di strategia del muretto, che ha deciso di non rispondere al pit stop di Sergio Perez, per poi andare ancora più in confusione alla seconda sosta, prima richiamandolo ai box e poi chiedendogli di restare in pista. La Red Bull ha approfittato degli errori del muretto della Ferrari, per piazzare entrambi i piloti sul podio, nel week end più difficile della stagione in cui è stata all’inseguimento. Perez con la prima vittoria stagionale, resistendo nel finale a Carlos Sainz secondo come l’anno scorso a Montecarlo, lancia la sfida per il titolo a  Max Verstappen, che precedendo Leclerc porta a 9 i punti di vantaggio nel mondiale sul rivale.

1 STINT

La pioggia a pochi minuti dalla partenza, sembrava una doccia fredda per la Ferrari, che sull’asciutto Venerdì e Sabato volava. Invece quando la gara finalmente prende il via, Leclerc sembra rompere il tabù con la corsa di casa volando come sull’asciutto con la F1-75, che si dimostra a differenza delle macchine progettate a Maranello negli anni scorsi, una vettura forte in tutte le condizioni. Il monegasco con un passo sull’1.36 basso che nessuno dei suoi avversari riesce a tenere, in pochi giri infliggendo nel primo stint quattro decimi a Sainz, va in fuga con un vantaggio di sei secondi. Ancora più grande è il distacco che Leclerc aveva nei confronti delle Red Bull, le quali anche sul bagnato sono state più lente della Ferrari.

2 STINT

Il primo pit stop ribalta completamente la corsa, con Perez che al 17° giro va ai box per mettere le intermedie e tentare l’undercut. La Ferrari non risponde per l’insistenza di Sainz a restare in pista, per aspettare il momento nel quale era possibile montare le gomme d’asciutto, mettendo in evidenza qual è  il suo principale punto debole, quello di non avere gerarchie chiare come in Red Bull. La Scuderia di Maranello soltanto due due giri più tardi richiama Leclerc, che ormai non aveva più il margine per uscire dai box in prima posizione, e Perez diventa il leader virtuale. La Ferrari va completamente in confusione, Sainz al 21° giro rientra per passare alle slick, e viene richiamato ai box in contemporanea a Leclerc, al quale solo quando è ormai nella corsia dei box gli viene chiesto di restare fuori. Leclerc così da primo scivola in quarta posizione dietro anche a Verstappen, ed è furioso con il suo ingegnere.

3 STINT

La gara viene nuovamente interrotta per il bruttissimo incidente, fortunatamente senza conseguenze di Mick Schumacher. Alla ripartenza la Ferrari per cercare di battere le Red Bull, monta a Sainz e Leclerc le hard, mentre Perez e Verstappen scelgono le medie. Mossa che sembra dare i suoi frutti negli ultimi dieci minuti quando Perez ha graining sulle gomme e Sainz prova a mettergli pressione, ma l’impossibilità a Montecarlo di effettuare sorpassi, lo costringe ad accontentarsi del secondo posto. Invece Leclerc non si prende nessun rischio per tentare di passare Verstappen, ma cerca solo di limitare i danni con il giro più veloce che gli verrà tolto da Norris.

Lascia un commento