F1, Leclerc: 1 La lezione del 2022 e 2023 che in tanti hanno dimenticato

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A sei mesi di distanza la storia si ripete. Da Domenica dopo la vittoria di Carlos Sainz, è cominciato nuovamente il processo a Charles Leclerc e nei confronti della Ferrari, per aver ingaggiato Lewis Hamilton nel 2025. Eppure basterebbe ricordare quanto successe nel 2023 da Suzuka ad Abu Dhabi, per capire che mettere in discussione il suo talento, significa avere la memoria corta.

Anche nel Gp di Singapore 2023, non è stato il monegasco per errori in qualifica, a battere Max Verstappen e la Red Bull. Però da quella gara cambiò marcia, arrivando davanti a Sainz nel mondiale, recuperandogli diciannove punti, con tre podi nelle ultime sette corse, portando la Ferrari ad un passo dal secondo posto dei costruttori. 

Invece quest’anno, nonostante non si sia visto il vero Leclerc, è secondo nel mondiale. Il distacco di soli quattro punti, senza aver avuto un week end pulito, invece mette in mostra il cambiamento del pilota Ferrari. Due anni fa non si sarebbe accontentato di un quarto posto come in Bahrain, ed in Australia avrebbe cercato a tutti i costi di battere Sainz.

Nel 2022 oltre che per i problemi d’affidabilità della Ferrari, ha perso la chance di lottare per il titolo a causa di alcuni errori, andando oltre a limite come nel Gp di Francia. Lezione di cui Leclerc ha fatto tesoro, completando il processo di maturazione nella passata stagione, quando è sempre riuscito ad ottimizzare le prestazioni, per ovviare alle difficoltà della SF-23.

Lo stesso percorso l’ha fatto Verstappen, che grazie alla crescita fatta nel biennio 2019-2020, nel 2021 ha posto fine al dominio della Mercedes e di Lewis Hamilton. La storia si ripeterà? Soltanto Suzuka ce lo dirà,  ma è con questa continuità di risultati, che Leclerc può cercare di rendere la vita più difficile a Verstappen rispetto al 2022 e 2023, e tenere la corsa aperta il più possibile.

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