Vediamo chi sono stati i Protagonisti Promossi e Bocciati, del Gran Premio del Brasile.
PROTAGONISTI
Verstappen: Week end perfetto, con pole vittoria riconquistando anche il 3 posto nella classifica piloti. Bravo a leggere la gara, prima superando subito Hamilton dopo aver subito l’undercut, poi scegliendo di rientrare ai box per mettere gomme nuove quando è entrata in pista la safety car, passando di nuovo il campione del mondo.
Gasly: Si riscatta, facendo capire a tutti di non essere il pilota visto in Red Bull ma quello che l’anno scorso e dal ritorno in Toro Rosso è tornato ai suoi livelli, salendo per la prima volta in carriera sul podio.
Sainz: Partito ultimo a causa di un problema al motore in Q1, non solo compie una rimonta pazzesca ma addirittura, riporta la Mclaren dopo 5 anni sul podio.
Red Bull-Honda: Le novità portate dalla squadra austriaca in Brasile, unite alla crescita del motore giapponese hanno permesso a Verstappen di battere Mercedes-Ferrari, e a pochi giri dalla fine era vicina anche alla doppietta che a causa dell’incidente fra Albon e Hamilton, è sfumata.
PROMOSSI
Raikkonen: Cancella una 2 parte di stagione negativa, tornando a fare punti per la prima volta dalla pausa estiva, sfiorando il podio.
Giovinazzi: Festeggia il rinnovo, con un 5 posto che gli vale il miglior risultato in Formula 1 arrivando vicino, al compagno di squadra.
Ricciardo: Senza la penalizzazione poteva lottare per il 3 posto, ma è stato autore di un altra grande rimonta.
Norris: Partito più avanti di Sainz, è soltanto 8 dimostrando di dover crescere ancora tanto in gara.
Perez: 9 e sesta top ten consecutiva, vincendo nuovamente nettamente il confronto con Stroll.
Kvyat: Male in qualifica si riscatta Domenica, chiudendo 10.
Albon: Hamilton gli nega un podio strameritato, per velocità passo simile a quello delle Ferrari e Bottas, facendo anche un sorpasso magistrale a Vettel.
Toro Rosso: Unica dietro ai top team, ad avere ottenuto 2 podi quest’anno riducendo anche a -8, il distacco dalla Renault.
Mclaren: Il ritorno sul podio ed aver messo al sicuro il 4 posto nei costruttori, sono il giusto premio per il grande lavoro fatto dalla squadra di Woking, dopo i disastri delle passate stagioni.
Alfa: Due macchine a punti, è quello che serviva per superare un periodo difficile e ritrovare fiducia.
BOCCIATI
Hamilton: La voglia di provare a rispodere a Verstappen, lo portano ad esagerare questa volta buttando fuori Albon, e per questo è stato penalizzato e retrocesso al 7 posto.
Vettel e Leclerc: Da molti Gran Premi, stanno conducendo una battaglia personale in vista del 2020 per essere prima guida, scordandosi 1 per chi corrono 2 quell’essere Ferrari della presentazione dello scorso Febbraio.
Bottas: Al di la della rottura della power unit, non è stato lo stesso di Austin faticando sia nelle prove libere e ufficiali, che in gara.
Ferrari: Incidente ampiamente prevedibile, ma più dei piloti le responsabilità sono del muretto che come tante volte quest’anno, non prende decisioni. Ancora peggiore il silenzio di Elkann e Camilleri, lasciando solo come l’anno scorso Arrivabene, anche Binotto.
Mercedes; Senza Toto Wolff non vanno oltre un 7 posto, confermando di soffrire con il motore quando ci sono temperature alte o si corre in altura. Altro dato allarmante, dopo la Ferrari anche la Honda sembra avere una power unit più potente, delle Frecce d’Argento.
Massimiliano Amato @nocciolone