Joan Mir al termine di una stagione perfetta ha vinto il primo titolo della sua carriera in top class, e nel 2021 se rientrerà è pronto a sfidare Marc Marquez e confermarsi campione del mondo.
Lo spagnolo già dopo i test invernali, veniva indicato come il candidato ad essere il Quartararo del 2020 ma in pochi avrebbero scommesso che poteva già lottare per il titolo. Invece quando finalmente il mondiale partì a Jerez deluse e nelle prime tre gare, ottenne un quinto posto e due ritiri.
La svolta arrivò al Red Bull Ring, salendo sul podio e arrivando secondo nel Gp d’Austria arrendendosi soltanto a Dovizioso, ma soprattutto sette giorni più tardi quando fino all’interruzione per l’incidente fra Zarco e Morbidelli era in fuga, tagliò il traguardo quarto.
Da quel momento dimostrò a Davide Brivio di averci visto giusto nel 2018 quando lo scelse per sostituire Iannone, e di poter sopperire ai problemi di Rins per la caduta di Jerez e inserirsi nella lotta per il mondiale. Infatti grazie agli errori di Quartararo, ridusse con tre podi di fila a Misano e Barcellona a soli otto punti il distacco nella classifica piloti.
La rimonta Mir l’ha completata reagendo al passo falso di Le Mans, al Motorland. Approfittando di un Quartararo sempre più in crisi con due terzi posti si prese prima la leadership del mondiale nel Gp di Aragon, mentre in quelle di Teruel fece l’allungo decisivo.
Il colpo del ko al mondiale Mir l’ha dato a Valencia, conquistando finalmente dopo averla inseguita a lungo la prima vittoria in Moto Gp dominando il Gp d’Europa, mentre la settimana successiva sempre al Cheste, ribandendo ancora una volta quali fossero le sue migliori qualità, maturità e capacità di reggere la pressione transitando sotto la bandiera a scacchi settimo si laureò campione del mondo.
Proprio per quello che ha fatto vedere in questo 2020, la vittoria del titolo di Mir non può essere ridimensionata per l’assenza di Marquez, ma l’ex campione del mondo ha trovato finalmente un degno rivale che quando tornerà in pista farà di tutto per dimostrare che non ha vinto il mondiale per caso battendolo.
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