F1: FERRARI: 2020 IL PEGGIOR MONDIALE DELLA SUA STORIA

La Ferrari è stata protagonista di una delle stagioni più difficili negli ultimi anni in Formula 1, ma nonostante risultati non all’altezza della sua storia il Presidente John Elkann ha chiesto ai tifosi del Cavallino Rampante pazienza fino al 2022 per tornare a lottare per il mondale.

Stagione 2020 da dimenticare per la Ferrari che al Red Bull Ring confermo le difficoltà avute nei test. Il motivo era quel comunicato uscito alla fine delle prove di Barcellona con cui la Fia annunciò la chiusura di un accordo con la Scuderia di Maranello per l’indagine sulla power unit 2019, che aveva causato grandi polemiche da parte delle altre squadre.

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Se nel Gp d’Austria Charles Leclerc con un grande finale di gara tagliò il traguardo secondo, l’incidente in quello di Stiria con Vettel, ma soprattutto il doppiaggio subìto da entrambi in Stiria confermò le difficoltà della Ferrari, rese ancora più gravi dall’impossibilità di migliorare la macchina durante il lockdown.

Situazione simile a Silverstone, dove se un Vettel ancora frastornato per la decisione della Ferrari di non rinnovargli il contratto ad Aprile aveva ribadito lo scarso feeling con la SF1000, Leclerc conquistò il suo secondo podio stagionale.

Risultato che illuse la Ferrari di poter cambiar volto alla propria stagione, ed invece le successive gare in particolare quelle di casa a Monza e al Mugello, certificarono la sua crisi. Nonostante il momento difficile però John Elkann e Louis Camilleri difesero Mattia Binotto e la squadra, che ripagò la fiducia dal Nurburgring.

Alcuni aggiornamenti portati a partire da Sochi, consentirono a Leclerc di ottenere dei buoni piazzamenti in Germania e Portogallo, e a Vettel di tornare sul podio in Turchia. Crescita che sembrava far tornare in corsa la Ferrari per il terzo posto dei costruttori, ma i problemi della SF1000 nei circuiti veloci, le hanno fatto chiudere il mondiale come lo aveva iniziato in Bahrain e ad Abu Dhabi.

Finale di stagione che è tornato a porre dubbi non soltanto sulle possibilità di riscatto nel 2021. Infatti Simone Resta che soltanto un anno fa era tornato per lavorare sul progetto 2022 è stato mandato in Haas, non è stato nominato il nuovo direttore tecnico, o ingaggiati tecnici per rafforzare la squadra.

Perplessità che invece non hanno, Binotto convinto che con la nuova power unit e retrotreno la Ferrari tornerà terza forza del campionato l’anno prossimo, ed il presidente Elkann il quale ha promesso ai tifosi del Cavallino Rampante che nel 2022 quando ci sarà il cambio regolamentare, Leclerc e Sainz potranno porre fine al dominio della Mercedes e riportare il titolo a Maranello.

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